9 maggio 2023
Smettere di fumare per guadagnare tanta salute

Smettere di fumare il prima possibile è un gesto che può salvarti la vita. Secondo un nuovo studio, condotto dai ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Healt, spegnere la sigaretta significa avere un tasso di sopravvivenza più elevato dopo una diagnosi di tumore al polmone. Il team ha dimostrato che rispetto a coloro che non hanno mai fumato e sono stati trattati per un tumore al polmone non a piccole cellule, i fumatori hanno una mortalità più alta del 68% e gli ex fumatori del 26%. Percentuali che fanno riflettere.
«La storia dei nostri partecipanti allo studio è varia: alcuni hanno smesso di fumare pochi anni prima della diagnosi, mentre altri hanno smesso da decenni. Questa ‘varietà’ ci ha permesso di considerare i nostri risultati con maggiore fiducia. I dati emersi dal nostro studio indicano chiaramente che i benefici elargiti dallo smettere di fumare, molto prima di una eventuale diagnosi di cancro al polmone, persistono anche dopo anni. Un dato davvero importante» commenta l’autore senior dello studio, David Christiani.
I benefici elargiti dallo smettere di fumare persistono anche dopo anni

La maggior parte delle ricerche condotte sino ad oggi ha confrontato la mortalità tra i fumatori e i non fumatori. In questo studio, pubblicato online su JAMA Network Open, la maggior parte dei partecipanti sono ex fumatori, consentendo al team di elaborare dati sull’ impatto effettivo di smettere di fumare.
Dai risultati dello studio non aver mai fumato mostra una maggiore probabilità di sopravvivenza dopo una diagnosi di tumore al polmone. Bisogna però evidenziare un’associazione significativa tra una mortalità più bassa e l’aver smesso di fumare prima della diagnosi. Più a lungo si è rimasti senza fumare, maggiori sono i benefici presenti e futuri per la salute. Diversi studi, infatti, hanno dimostrato che smettere di fumare il prima possibile può contribuire a migliorare gli esiti del diabete e della pressione arteriosa. Confermando che gli ex fumatori hanno una minore incidenza di cancro ai polmoni dopo aver smesso.
Smettere di fumare anche dopo la diagnosi è associato a una migliore risposta alle cure
Lo studio ha seguito 5.594 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule che rappresenta l’85% di tutti i casi di tumore al polmone. Dei pazienti, 795 non avevano mai fumato; 3.308 erano ex fumatori; e 1.491 fumavano. Durante il periodo di studio, 3.842 partecipanti sono deceduti. Il 79,3% non aveva mai spento la sigaretta, il 66,8% aveva smesso e il 59,6% non fumava. Dati che spiegano chiaramente l’importanza di smettere di fumare. Impresa non facile ma non impossibile.
Per questo la storia dettagliata di un fumatore – considerando soprattutto il tempo intercorso dall’ultima sigaretta – dovrebbe essere inserita negli studi epidemiologici e clinici per migliorare prognosi e trattamento del cancro del polmone.
Foto: Unsplash