29 luglio 2023
Siamo diversi in tutto. Anche di cadere dalle scale

Cadere mentre si scendono le scale non è solo questione di distrazione. Uno studio della Purdue University, pubblicato su PLOS ONE, rivela che sono le donne giovani ad avere maggiori probabilità. Compresa quella di subire un infortunio rispetto ai coetanei uomini.
Secondo il team, cadere dalle scale può provocare lesioni maggiori rispetto ad altri tipi di cadute. Tre i gruppi individuati ad avere maggiori probabilità: i bambini sotto i tre anni, i giovani intorno ai 20 anni e gli anziani sopra gli 85 anni.
Nello specifico, nel gruppo dei giovani, le donne subiscono l’80% di infortuni in più. Si tratta del tasso più elevato tra tutte le età ad eccezione delle donne di età pari o superiore a ottant’anni.
Otto i comportamenti a rischio identificati

Gli Autori, per identificare i rischi ed esaminare il perché le giovani donne subiscono così tante lesioni legate alla caduta dalle scale, ne hanno filmate due in un campus universitario degli Stati Uniti. Una scala di due gradini e una di 17 per tutto un semestre.
Il team ha identificato otto comportamenti a rischio: non utilizzare il corrimano; non guardare le scale mentre si scende; indossare sandali, infradito o tacchi alti; parlare con una persona o al cellulare; utilizzare un dispositivo elettronico; mani in tasca; tenere qualcosa e, infine, saltare i gradini.
Le donne, decisamente multitasking, sono le più distratte
Le donne sono significativamente meno propense a usare il corrimano, sebbene nessun partecipante lo ha usato nella scala corta, dimostrando di adottare più comportamenti a rischio insieme. Tuttavia, quano usano le scale, guardano di più i gradini e mai hanno la tentazione di saltarli.
Nel complesso, i risultati suggeriscono che le donne, decisamente multitasking, sono le più distratte quando scendono le scale ed è questo il comportamento più pericoloso.
«Studi futuri dovrebbero anche esaminare le differenze fisiologiche che possono portare a un maggiore rischio di lesioni, a cominciare dal tempo di reazione a una caduta» commentano gli Autori.
Foto: Unsplash