Salute digestiva, sfatiamo qualche mito

1 giugno 2023

Salute digestiva, sfatiamo qualche mito

salute digestiva gli errori da non commettere

Se digeriamo bene allora ci sentiamo meglio. Lo sappiamo tutti. Sì, perché dalla salute digestiva dipende una buona fetta del nostro benessere generale. Infatti, quando il nostro sistema digerente funziona correttamente ci sentiamo pieni di energia e vitalità mentre i malesseri legati a stomaco e intestino, anche se lievi, rischiano di rovinarci la giornata e, se non curati adeguatamente, possono comportare disturbi più seri e gravi malattie.

L’esperto: no al fai da te

«A tutti prima o poi capita di soffrire di meteorismo e gonfiore addominale, diarrea o stitichezza, dolore o bruciore allo stomaco, nausea, vomito o reflusso” – spiega Ivo Boskoski, Ricercatore Universitario e Dirigente Medico Gastroenterologo presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e attivo nel circuito Doctolib, la tech-company leader in Europa nell’ambito della sanità digitale – ma in questi casi il primo suggerimento è di non ricorrere al fai-da-te, che trova nel web il suo principale alleato. Spesso, infatti, la sovraesposizione informativa che caratterizza la rete porta ad un bombardamento di notizie contraddittorie che causano solo confusione e ulteriore stress, nemico giurato della salute intestinale. L’automedicazione e i rimedi casalinghi possono creare più problemi di quanto si pensi».

Mangiare bene e fare movimento sono le regole base.

«E non dimentichiamo che la salute digestiva è sempre strettamente legata ad una corretta alimentazione che garantisca un elevato apporto di fibre sotto forma di cereali, meglio se integrali, legumi, pesce e frutta e un adeguato consumo di vegetali. Fondamentale, poi, combattere la sedentarietà con un’attività fisica leggera e costante: basta anche solo camminare ogni giorno per almeno 20 minuti» conclude Boskoski.

Lo stress influisce negativamente sulla salute digestiva.

salute digestivaVEROIl nostro intestino ospita un vero e proprio sistema nervoso costituito da circa 500 milioni di neuroni. Non a caso è stato definito il “secondo cervello”. Il tratto enterico lavora in modo autonomo, aiutando a fissare i ricordi legati alle emozioni e segnalando, ad esempio, gioia e dolore. Secondo alcuni recenti studi, alcuni batteri intestinali sarebbero collegati alle regioni cerebrali responsabili dell’umore e del comportamento. Per questo alle persone con problemi gastrointestinali, soprattutto se severi, è consigliato anche un consulto psicologico.

Se la pancia è gonfia meglio saltare i pasti.

salute digestivaFALSO Quando c’è gonfiore addominale bisogna per prima cosa individuare la causa e poi stabilire un regime alimentare con l’aiuto di un gastroenterologo o di un nutrizionista. Saltare i pasti o sottoporsi a diete drastiche può provocare gravi sindromi carenziali, creando solo ulteriori problemi. Un discorso che vale anche per la perdita di peso e il dimagrimento, per nulla favoriti dal digiunare. Può essere utile, in presenza di gonfiore addominale, limitare o eliminare del tutto l’assunzione di carboidrati semplici e di bilanciare l’assunzione di alcuni tipi di frutta e verdura.

L’intestino è uno dei principali responsabili del nostro sistema immunitario.

salute digestivaVERO –  Circa l’80% delle cellule immunitarie del nostro organismo si trova proprio nell’intestino e spesso la gravità dei sintomi con i quali i virus ci attaccano e ci colpiscono può dipendere dalle condizioni di (dis)equilibrio del nostro microbiota intestinale (l’insieme complesso e articolato di germi come virus, batteri e lieviti, che risiedono abitualmente nel corpo). La disbiosi intestinale è una condizione di squilibrio microbico causata proprio da una crescita eccessiva di batteri “cattivi” all’interno dell’intestino che ne provocano l’irritazione.

Se vai in bagno due volte di seguito, sicuramente hai la diarrea.
 

salute digestivaFALSO –  Si può parlare di diarrea quando si ha bisogno di andare in bagno più di 3 o 4 volte al giorno e bisogna prestare particolare attenzione se questo accade di notte. Se gli episodi sono meno numerosi, è probabile che si tratti di una semplice alterazione della consistenza delle feci che può dipendere dall’aver mangiato qualcosa di diverso dal solito, dal cambiamento delle proprie abitudini alimentari o dal consumo di specifici cibi o bevande. Comunque, chi soffre di diarrea dovrebbe evitare di consumare quantità eccessive di zuccheri, latticini e legumi.

Se non vai in bagno tutti i giorni, sicuramente soffri di stitichezza.

salute digestivaFALSO –  Si parla di stipsi o stitichezza quando si va in bagno meno di 3 volte a settimana: un periodo decisamente più lungo di quanto si possa pensare. E comunque, prima di intervenire, bisogna individuare la causa del disturbo. Una stipsi da ostruita defecazione, ad esempio, molto frequente nelle donne (85% dei casi) specialmente dopo il parto, va trattata diversamente da una costipazione dovuta ad un colon atonico o irritabile e solo lo specialista può indicare la terapia più adatta per gestire e curare il problema.

Un eccessivo dimagrimento può dipendere da un’intolleranza alimentare.

salute digestivaVERO –   Le intolleranze alimentari sono risposte del nostro organismo a determinati nutrienti e sono in media meno severe delle allergie, anche perché non coinvolgono il sistema immunitario. Normalmente, sono dovute ad una minore efficienza di alcuni enzimi deputati alla digestione di specifici alimenti o a reazioni a determinate componenti di un cibo. In molti casi sono responsabili di un dimagrimento dovuto proprio alla difficoltà di assunzione di importanti nutrienti. Anche per questo è molto rischioso provare diete fai-da-te per l’autodiagnosi delle intolleranze che, prevedendo l’eliminazione in blocco di alimenti fondamentali per il nostro benessere, stressano noi e il nostro organismo.

Reflusso e gastrite sono sempre correlate a quello che mangiamo.

salute digestivaFALSO –   Gastrite e reflusso possono certamente essere dovute all’assunzione di cibi irritanti ma non sempre è questa la causa scatenante. A giocare un ruolo importante in molti casi, infatti, oltre allo stress concorre l’assunzione di farmaci infiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS) che possono portare ad alterazioni della mucosa gastrica. Talvolta all’origine di una gastrite può esserci anche un’infezione batterica. Ma attenzione a non confonderli: reflusso e gastrite non sono la stessa cosa. Il reflusso gastroesofageo è dovuto alla non perfetta funzionalità del cardias, che ha il compito di far passare il cibo ingerito dall’esofago allo stomaco impedendogli di tornare indietro. Il principale sintomo è il bruciore di stomaco che compare sia dopo i pasti (con rigurgiti acidi e battiti cardiaci anomali) sia durante la notte ed è spesso accompagnato da attacchi di tosse secca.

La gastrite è l’infiammazione delle pareti interne dello stomaco, compare per un’eccessiva secrezione di acido cloridrico e comporta di solito bruciore all’altezza della bocca dello stomaco o dolore al centro del petto che può associarsi a gonfiore, nausea e calo dell’appetito. Spesso è proprio l’abuso di farmaci per il trattamento del reflusso gastroesofageo a causare la gastrite.

Lo zucchero è uno dei principali nemici della salute digestiva in adulti e bambini.

salute digestivaVERO –   Secondo le linee guida dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il consumo di carboidrati semplici (zucchero) aggiunti dovrebbe restare al di sotto del 10% dell’apporto energetico quotidiano (non più di 50 grammi, pari a circa 12 cucchiaini) per gli adulti, arrivando anche alla metà (5% delle calorie giornaliere totali) per i bambini. E’ importante fare molta attenzione alle etichette sugli alimenti e alla quantità di zucchero aggiunto. Anche quelli che riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti” contengono comunque saccarosio, glucosio e fruttosio presenti naturalmente nella frutta e l’assunzione va quindi tenuta sotto controllo.

Se hai problemi digestivi dopo aver mangiato pizza o pasta significa che soffri di celiachia.

salute digestivaFALSO –  Si può essere semplicemente sensibili al glutine e non celiaci. I sintomi sono simili ma più lievi, si manifestano subito dopo avere mangiato alimenti che contengono glutine e consistono principalmente in gonfiore e dolore addominale, crampi allo stomaco, emicrania, dissenteria, stanchezza e sonnolenza. Disturbi che scompaiono quando si escludono dal proprio regime alimentare gli alimenti contenenti glutine.

Mentre però la presenza della celiachia può essere verificata e confermata da specifici esami clinici, per l’intolleranza al glutine non sono ancora stati isolati i marcatori specifici che permettano di fare una diagnosi precisa. Diventa quindi fondamentale una valutazione medica specialistica prima di escludere completamente il glutine dalla propria alimentazione. 

La congestione digestiva si verifica più frequentemente in estate.

salute digestivaVERO –    Pur potendosi manifestare in qualsiasi periodo dell’anno, la congestione digestiva è considerata un disturbo tipico dell’estate e dei mesi più caldi. Si tratta, infatti, di un blocco digestivo dovuto quasi sempre ad un repentino e intenso sbalzo termico che determina uno squilibrio nella circolazione del sangue.

Le cause possono essere varie: bere bevande ghiacciate quando l’organismo è  surriscaldato,  fare un bagno in mare o in piscina o praticare un eccessivo sforzo fisico mentre è in corso la digestione, passare velocemente da un ambiente riscaldato ad uno freddo (ad esempio entrare in un locale dov’è accesa l’aria condizionata quando la temperatura esterna è molto calda e si è sudati).

La persona colpita dalla congestione digestiva all’inizio impallidisce, trema, suda freddo e si sente spossata. Subito dopo compare un forte dolore all’addome, con crampi alla bocca dello stomaco, nausea e vomito. Bisogna essere sempre molto attenti e prudenti ed evitare sbalzi di temperatura eccessivi perché le conseguenze possono essere gravi.

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