Salute degli occhi, sono ancora tanti gli italiani che dimenticano di fare controlli regolari

13 ottobre 2023

Salute degli occhi, sono ancora tanti gli italiani che dimenticano di fare controlli regolari

Prevenzione della vista, l’importanza di visite regolari

Il miglior modo per vedere bene e il più a lungo possibile è la prevenzione. Eppure gli italiani continuano ad andare poco dall’oculista: 27 intervistati su 100 dichiara di non averne bisogno. Ma anche chi ha una patologia oculare ‘dimentica’ l’importanza di controlli regolari. Mentre il 35 per cento non adotta comportamenti adatti ad evitare che peggiorino

 

A fotografare tendenze davvero preoccupanti l’indagine dell’Istituto Bhave, in collaborazione con la rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief. I dati sono stati presentati all’evento promosso dall’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura della Malattie degli Occhi. Scopo della giornata quello di sottolineare l’impegno a far nascere risposte sanitarie efficaci a contrastare le malattie oculari.

La maggior parte degli italiani prenota una visita quando si presentano sintomi o disturbi

Salute degli occhi, l’importanza di controlli regolari

Guardando i dati dell’indagine, gli italiani sembrano di sapere cosa fare per mantenere in salute la propria vista. Infatti, tra le azioni più rilevanti intraprese per fare prevenzione, al primo posto mettono controlli regolari, una adeguata protezione dai raggi UV, attenzione al fumo e fare attività fisica. Una dieta sana non sembra essere una regola importante.

 

In fondo alla lista e questo è un dato davvero significativo, è la necessità di mettere in agenda un controllo della vista solo quando si hanno sintomi o disturbi. A conferma della scarsa attitudine e consapevolezza dell’importanza della prevenzione e del monitoraggio sono, infine, le percentuali molto basse di pazienti con patologie oculari e croniche già in corso che indicano di eseguire controlli della vista quando si presentano sintomi o disturbi.

 

Il monitoraggio regolare della salute oculare è, quindi, essenziale per prevenire complicazioni future. Inoltre garantisce un intervento tempestivo nell’arginare e gestire l’insorgenza di patologie che ad oggi pesano in maniera considerevole sulla salute dei singoli e sul sistema sanitario nazionale.

La prevenzione è una partenza importante della filiera della salute dei nostri occhi

«La prevenzione, come dimostrano i dati dell’indagine, è ancora poco attuata e affidata solo alla buona volontà – commenta Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, Italia Onlus -. Eppure è un momento di partenza importante della filiera della salute dei nostri occhi: visita oculistica periodica, diagnosi precoce, trattamento tempestivo, riabilitazione efficace.

L’attuale sistema di erogazione dei servizi pubblici oculistici è troppo incentrato sull’ospedale, contribuendo così a generare lunghe liste d’attesa, una barriera d’accesso per le cure delle malattie degli occhi, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione. Occorre invertire la tendenza e portare la prevenzione sul territorio, accanto ai cittadini, senza attendere e aspettarsi che siano questi ultimi a doverla cercare, scoprire e praticare».

Favorire l’equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti

Il confronto promosso dall’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura delle Malattie degli Occhi ha visto confrontarsi politici, clinici ed esponenti del mondo advocacy sui temi della prevenzione e del contributo della sanità digitale per la prevenzione clinico-assistenziale, alla luce dei preoccupanti dati sullo scarso orientamento degli italiani rispetto alla prevenzione delle malattie oculari.

 

«Il nostro lavoro sarà certamente orientato al rafforzamento della cultura della prevenzione – spiegano il Senatore Giovanni Satta e l’Onorevole Matteo Rosso co-presidenti l’Intergruppo – ma anche a favorire il pieno, equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti. Lo faremo, oltre che con l’ascolto del mondo advocacy, con adeguati interventi legislativi e con una costruttiva convergenza con il Governo e le diverse istituzioni sanitarie del Paese, nella consapevolezza che un quadro assistenziale più efficace ed efficiente si traduca in un sostanziale contributo alla sostenibilità».

 

Uno dei primi effetti dell’attenzione del Parlamento e, in particolare dell’Intergruppo, è il Disegno di Legge 483 su Tutela delle persone affette da patologie oculari cronico-degenerative attualmente all’esame della 10° Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro del Senato. Relatore il Senatore Satta, mentre la Senatrice Maria Cristina Cantù ne è la prima firmataria.

Foto: Unsplash, Pixabay