20 aprile 2023
Ricostruito il nervo sciatico ad un uomo dopo l’aggressione di un cinghiale

Sono servite diverse ore ed un complesso e delicato intervento di microchirurgia ricostruttiva per riparare la lesione al Nervo Sciatico provocata dall’aggressione di un cinghiale, in un giardino in città, ad un uomo di 58 anni.

«E’ stato un intervento più complesso del previsto perché con la zanna il cinghiale non solo ha strappato il nervo ma ha provocato una lesione più alta e più estesa di quanto non avviene solitamente con un trauma. L’intervento, eseguito al Centro di Microchirurgia Ricostruttiva della Casa di Cura Fabia Mater, ha richiesto l’ausilio del Microscopio operatorio. Adesso dobbiamo aspettare per vedere la ripresa. Ma considerando che vicino al nervo passano l’arteria femorale e l’arteria poplitea direi che il paziente è stato fortunato. Un’aggressione di un cinghiale può avere conseguenze drammatiche » spiega il chirurgo Andrea Ortensi che ha guidato l’équipe che ha eseguito l’intervento. Con lui in sala operatoria anche Ferruccio Boffi, Marcello Lania e Alessandra Cossa.
L’aggressione avvenuta in autunno
L’aggressione è avvenuta alcuni mesi fa ai Castelli Romani ma per operare è stato necessario attendere qualche mese per vedere se ci fosse una ripresa della funzionalità della gamba sinistra. Quando è stato evidente che P.V non solo non sarebbe tornato a camminare normalmente ma che avrebbe dovuto anche abbandonare per sempre la professione di autotrasportatore perché impossibilitato a guidare senza cambio automatico, allora è stato necessario l’intervento chirurgico.
L’intervento ha richiesto una ricostruzione con microscopio operatorio
«Il cinghiale ha strappato il nervo sciatico popliteo esterno strattonandolo verso l’alto. Questo ha fatto sì che la lesione non solo fosse sopra la testa del perone ma che fosse anche “sfilacciata” rendendo quindi la riparazione molto più complessa. Abbiamo potuto evitare un innesto di Nervo surale controlaterale ed eseguire una ricostruzione con Neurorrafia Microchirurgica Epinevriale al Microscopio Operatorio termino-terminale. Adesso dobbiamo attendere 6 mesi e molta fisioterapia per capire se il paziente riprenderà completamente la funzionalità del piede» aggiunge Ortensi.
Dopo l’aggressione del cinghiale il paziente non può lavorare
La lesione provocata dal cinghiale, infatti, impedisce al piede di estendersi verso l’alto e permette solo di piegarlo verso il basso. In qualche modo è come se rimanesse “appeso” e questo rende complicato camminare ma ancora di più guidare se bisogna usare i pedali. Nel caso di P.V. , autotrasportatore, questo significa non poter lavorare.
Adesso servono riposo e fisioterapia
Adesso bisogna attendere. Per i prossimi 25 giorni l’arto sarà immobilizzato con tutore. Servono pazienza ma anche molta Fisioterapia post-Operatoria che verrà eseguita anche nel Reparto di Fisioterapia della Casa di Cura Ars Biomedica, sotto la supervisione della dottoressa Alice Ortensi.
«Il paziente sta bene. Lo spavento è stato tanto. Si rende conto di essere stato, comunque fortunato. Perché in caso di lesione ad un’arteria l’emorragia poteva essere fatale. Però è anche amareggiato e preoccupato. Essere aggrediti da un cinghiale, in un giardino in città, non può e non dovrebbe essere possibile» conclude Andrea Ortensi.
I consigli in caso di un incontro ravvicinato con i cinghiali
Purtroppo i cinghiali in città ormai non sono più un’eccezione. E ogni giorno sono al centro di incidenti automobilistici, danni, aggressioni. E’ una convivenza davvero difficile. Sul sito del Comune di Roma ecco i consigli su come comportarsi in caso di incontri troppo ravvicinati:
I cinghiali sono, tendenzialmente, animali pacifici e difficilmente attaccano l’uomo o altri animali, ma quando si sentono minacciati, in particolare se in presenza dei loro cuccioli, si difendono caricando chi li minaccia.
1) non disturbarli, non avvicinarsi ma allontanarsi lentamente, senza voltare loro le spalle;
2) se si sta passeggiando con il cane e questo non è al guinzaglio, richiamarlo immediatamente, mettergli il guinzaglio ed impedirgli di minacciare i cinghiali. Per il cinghiale il cane è un predatore, quindi una minaccia alla quale potrebbe rispondere attaccando. Se si trova in mezzo tra il cane ed il cinghiale anche la persona potrebbe essere attaccata.
3) lasciare sempre all’animale una via di fuga. I cinghiali tendono a fuggire dall’uomo e diventano pericolosi solo se feriti o impossibilitati alla fuga. È fondamentale quindi non frapporsi mai fra l’animale ed una possibile via di fuga.