1 ottobre 2023
Rabbia, uccide ancora nel mondo. Educazione e prevenzione armi vincenti

Rabbia, malattia antica e devastante. L’Italia è stata dichiarata indenne nel 2013 ma nel mondo uccide ancora. La rabbia provoca, infatti, ogni anno, la morte di circa 59mila persone. Il 40 per cento sono bambini con meno di 15 anni. 1 ogni 20 minuti. Le popolazioni più colpite sono nel 95 per cento dei casi in Asia e Africa.
Anche se prevenibile al 100 per cento, grazie alla vaccinazione, la rabbia è ancora una pericolosa minaccia per uomini e animali. Il cane è, ad oggi, l’animale domestico maggiormente interessato sotto il profilo epidemiologico.
La rabbia è una zoonosi che colpisce i mammiferi selvatici e domestici e si può trasmettere all’uomo attraverso il contatto con la saliva infetta, quindi morsi, ferite, graffi, o il contatto con mucose integre. La rabbia umana trasmessa dal cane ha il più alto tasso di mortalità di qualsiasi malattia infettiva conosciuta.
In India il progetto Afya raggiunge un importante traguardo

Conoscere e prevenire la malattia può davvero fare la differenza. A dimostrarlo il progetto Afya di MSD Animal Health in collaborazione con i Medici Veterinari volontari di Mission Rabies. Grazie ad una campagna di vaccinazione di massa della popolazione canina e a programmi di educazione al riconoscimento della rabbia, il Goa è il primo stato indiano che è riuscito a eradicare la rabbia.
«Quest’anno, in occasione del World Rabies Day – dice Paolo Sani, Amministratore Delegato di MSD Animal Health Italia – abbiamo festeggiamo le oltre 5 milioni di dosi di vaccino antirabico donate grazie al nostro Programma Afya, con il contributo dei volontari di Mission Rabies, il grande risultato di aver raggiunto il controllo della rabbia nello Stato di Goa in India.
MSD Animal Health ha da sempre come pilastro fondante il concetto di “One Health” e come mission principale la prevenzione. Sebbene l’Italia sia un Paese indenne dalla rabbia da oltre dieci anni, sentiamo l’urgenza di promuovere campagne di sensibilizzazione anche sul nostro territorio. Le campagne di vaccinazione di massa e programmi di educazione sono la strategia vincente da attuare per raggiungere l’obiettivo Zero by 30 dell’OMS e i risultati, per ora, ci danno ragione».
Vaccinazione, educazione e sorveglianza: gli strumenti giusti per combattere la rabbia
Tanti i successi raggiunti in questi anni. Anni importanti che fanno sperare di riuscire a fare ulteriori passi avanti versi l’ambizioso obiettivo di eradicare la malattia entro il 2030.
Vaccinazioni: sono state somministrate 426.119 dosi di vaccino in sei anni. Dal 2013 al 2019, più di 70.000 dosi all’anno solo nello stato di Goa. Nel 2016 è stato vaccinato il 71,8% di cani domestici e il 60,1% dei randagi.
Educazione: più di 170mila bambini in età scolastica e 31.251 insegnanti, sono stati educati con programmi specifici a riconoscere la rabbia e a segnalarla. 14mila le scuole coinvolte.
Sorveglianza: nel 2014 viene istituita la Rabies Hotline. Grazie alla quale sono stati identificati 73 casi di rabbia canina nei primi sei mesi. Casi confermati grazie all’intervento dei Medici Veterinari volontari. Le chiamate sono state 7.370. Numeri preziosi ancora in aumento.
Foto: Unsplash, Pixabay,World Rabies Day