29 ottobre 2023
Psoriasi, anche parlarne è ‘una cura’

Psoriasi, una malattia che impatta pesantemente sulla qualità della vita. Per questo riuscire a condividere ansie, dubbi e timori ma soprattutto risposte è davvero importante. Perché anche le parole curano e il ruolo dell’Associazione è prezioso. A confermarlo, il sondaggio condotto da APIAFCO, Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza in occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi.
Il ruolo fondamentale delle Associazioni di pazienti per superare lo stigma

Dal sondaggio, condotto tra i pazienti psoriasici di APIAFCO, emerge chiaramente che la consapevolezza e l’accettazione sono determinanti per riuscire a stabilire relazioni soddisfacenti con familiari, amici, partner e colleghi. Nei rapporti con la famiglia, la condivisione (68,1%) prevale sui sentimenti di peso e tristezza (26,8%). Nella sfera dell’amicizia è l’accettazione la giusta chiave per vincere il senso di insicurezza. Traguardi importanti confermati dal 41,1 degli intervistati per cui la psoriasi ‘è una compagna di vita alla quale ci si si è abituati’. Per alcuni ‘uno stimolo a fare sempre meglio’.
Non è così, purtroppo, per il 33% delle persone che vivono la malattia con forte disagio e conseguente isolamento, stress e ansia.
Nella sfera personale la psoriasi rimane comunque un ostacolo alla sessualità, un fattore che limita o impedisce la pratica sportiva, un moltiplicatore di complessità nella progettazione di viaggi e vacanze.
‘Stiamo andando nella direzione giusta’ commenta Valeria Corazza

«Percepire questo sentiment positivo – spiega Valeria Corazza, presidente APIAFCO – è motivo di grande soddisfazione. È il segnale che stiamo andando nella direzione giusta. Affiancando i nostri associati nel percorso di conoscenza della patologia all’interno di un contesto associativo ricco di relazioni di qualità e di reti di sostegno e supporto psicoterapeutico. Veri e propri antidoti allo stress e alla solitudine».
Tuttavia i risultati positivi sul fronte delle relazioni con gli altri non ci devono distrarre da quanto accade nella sfera personale di chi vive la malattia che, stando alle risposte del sondaggio, ha cambiato in peggio il rapporto con il proprio corpo».
La progettazione del futuro è la grande preoccupazione degli intervistati
«Il mancato inserimento della psoriasi – conclude Valeria Corazza – nel Piano Nazionale Cronicità determina una situazione ben nota ai nostri associati, visto che APIAFCO è in prima linea per ottenerla. L’assenza di percorsi di presa in carico formalizzati concorre a determinare la compromissione dell’efficacia della terapia, l’aggravamento delle condizioni di salute e il peggioramento della qualità di vita, unitamente all’incremento dei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale, che comprendono anche quelli relativi all’associazione della psoriasi con altre malattie immuno-correlate, cardiovascolari e patologie croniche come quelle metaboliche, oltre al disagio psicologico e alla depressione dovuti alla severità della patologia e localizzazione».
Foto: Unsplash, sito APIAFCO