15 agosto 2023
Pranzo di ferragosto 2.0

Ferragosto, c’è stato un tempo in cui mangiare in spiaggia era un’arte, un rituale, quasi una missione. Lasagne, pasta con il tonno, parmigiana di melanzane e timballi. Accompagnati da fiaschi di vino. Senza limiti alla fantasia. Senza limiti alle calorie. E per ogni arte c’è un artista e loro, i ‘fagottari’ di Ostia, erano davvero i picasso del pranzo di ferragosto. Si cucinava nelle cabine o si portavano le sporte (i fagotti, appunto) da casa. In una gara (anche di resistenza) tra ombrellone e ombrellone. Immancabile il cocomero in acqua, che non rinfresca ma fa tanto estate.
Adesso è tutto cambiato ma il pranzo di Ferragosto in spiaggia resta comunque un appuntamento da non mancare. Di vere ‘istruzioni per l’uso’ non ce ne sono, ad ognuno il suo, ma qualche accortezza sì.
Mettersi all’ombra

Almeno durante il pranzo la tintarella può attendere. Sono le ore più calde ed è importante cercare un po’ di ombra. Protezione solare adeguata anche sotto l’ombrellone.
Borse frigo e alimenti ‘a prova di caldo’
Vale a Ferragosto ma vale per tutta l’estate: niente fagotti ma borse refrigerate perché con il caldo è facile che gli alimenti possano deperire. I cibi deperibili non dovrebbero restare fuori per più di un’ora quando fa caldo, e questo include anche il tempo che il cibo resta in macchina e che impieghiamo in spiaggia se non è contenuto in una borsa refrigerata. L’ideale sarebbe avere due contenitori termici, uno per il cibo e uno per le bevande. Una volta in spiaggia devono essere messi all’ombra o coperti con un asciugamano.
Bere tanto (ma non alcool)

Bere e idratarsi è importante. Soprattutto se fa particolarmente caldo. Ma il brindisi di Ferragosto meglio lasciarlo alle ore più fresche. Oltre all’acqua si possono provare i succhi o le acque aromatizzate. Queste bevande possono essere più piacevoli, quindi si è maggiormente invogliati a bere e a idratarsi ma è saggio limitare l’assunzione di alcool che, al contrario favorisce la disidratazione che, con il sole caldo, avviene anche più velocemente. Ma se un pranzo in spiaggia senza alcool non è proprio realistico, allora è bene assicurarsi di bere tanta acqua tra le birre per rimanere idratato. Comunque, se si lascia l’alcool a casa è decisamente meglio.
Parola d’ordine: leggerezza
Dimentichiamo lasagne e parmigiana di melanzane che trasuda olio (e felicità per il palato) e riempiamo le borse frigo con alimenti freschi e leggeri. E qui non c’è che l’imbarazzo della scelta. Non bisogna, però, incorrere nell’errore comune di preparare sempre e solo panini. E’ pur sempre Ferragosto e bisogna festeggiare! Quindi via libera a tantissime ricette fresche, dalle classiche “insalatone” alla pasta fredda, alle insalate di riso, farro o altri cereali, ai carpacci con verdure e, ogni tanto, anche i panini, preferendo quelli integrali, ai cereali e/o con i semi, sempre in abbinamento con una verdura fresca e di stagione. No a wurstel, insaccati e alimenti grassi troppo calorici, troppo difficili da digerire, troppo deperibili sotto al sole. Anche nell’insalata di riso o di pasta, immancabili piatti da ombrellone.
L’anguria non può mancare

Non è ferragosto se non c’è l’anguria. Inutile metterla a bagno nell’acqua, tanto non si raffredda e, al massimo, si perde. Meglio preparala già a pezzetti e tenerla nella borsa frigo. C’è anche chi lancia l’idea dell’anguria in insalata con pezzetti di feta. L’anguria rinfresca e aiuta a reidratarsi, la feta reintegra l’apporto di sodio perso con la sudorazione e l’insieme è molto piacevole per il palato.
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