21 marzo 2023
Microbioma e depressione: e se fosse una questione (anche) di pancia?

Depressione, il microbioma intestinale potrebbe avere un ruolo. Un team guidato dai ricercatori della Johns Hopkins Medicine ha identificato – in studi condotti su topi ed esseri umani – una particolare cellula immunitaria intestinale che ha un impatto sul microbioma che, a sua volta, sembra influenzare le funzioni cerebrali legate a disturbi indotti dallo stress. Ad iniziare dalla depressione. Questo legame tra micriobioma e depressione, se dimostrato, potrebbe aprire a nuove terapie.
«I risultati del nostro studio evidenziano il ruolo finora sconosciuto delle cellule T gamma delta intestinale nel modificare le risposte allo stress psicologico e l’importanza di un recettore proteico noto come dectina-1, che si trova sulla superficie delle cellule immunitarie, come potenziale bersaglio terapeutico per il trattamento dei comportamenti indotti dallo stress”, afferma Atsushi Kamiya, professore di psichiatria e scienze comportamentali presso la Johns Hopkins University School of Medicine e autore dello studio.
La dectina-1 si lega a determinati antigeni, o proteine, per segnalare alle cellule immunitarie di attivarsi in modi specifici. Secondo i ricercatori, questo recettore potrebbe essere coinvolto nell’alterazione del microbioma e nelle risposte immuno-infiammatorie nel colon dei topi, il che suggerisce che potrebbe essere coinvolto nelle risposte allo stress attraverso le cellule T gamma delta del sistema immunitario intestinale.
Gli studi sono ancora all’inizio ma il legame microbioma e depressione sembra davvero esserci e tutte le prime evidenze indicano che la quantità di lattobacilli nell’intestino può potenzialmente influenzare le risposte allo stress e l’insorgenza di depressione e ansia.
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