25 aprile 2023
Malaria, è ancora oggi un’emergenza

Sembra una malattia d’altri tempi, una di quelle che colpivano gli esploratori che arrivavano in Africa. Una malattia da romanzo dell’800. E invece no. La malaria è, ancora oggi, una malattia che uccide, soprattutto i più poveri e i più fragili. Soprattutto i bambini. Tutta colpa di una puntura di zanzara.
In Africa la malaria uccide soprattutto i bambini
Secondo l’ultimo rapporto sulla malaria ci sono state 619mila persone nel 2021 che sono morte per colpa della malaria, un dato in crescita rispetto al 2020. E i nuovi casi sono stati circa 247milioni.
Circa il 95% di tutti i casi e il 96% di tutti i decessi riguarda l’Africa. Soprattutto i bambini visto che l’80% di queste morti in Africa riguarda bimbi sotto i 5 anni.
La malaria si manifesta principalmente nei Paesi tropicali e subtropicali. La stragrande maggioranza dei casi di malaria e dei decessi si registra nella Regione africana e quasi tutti i casi sono causati dal parassita Plasmodium falciparum. Questo parassita è dominante anche in altri punti caldi della malaria, tra cui le regioni dell’OMS del Sud-Est asiatico, del Mediterraneo orientale e del Pacifico occidentale.
Una vera emergenza. Per questo l’OMS in occasione del World Malaria Day che si celebra oggi lancia la campagna “È tempo di portare la malaria a zero: investire, innovare, implementare”. Sì, perché eradicare la malattia deve essere l’obiettivo.
Conoscere la malaria e, per i viaggiatori, prevenirla
Tutta colpa di una zanzara
La malaria è una malattia febbrile acuta causata dai parassiti del Plasmodium, che si diffondono tra le persone attraverso la puntura di zanzare Anopheles femmina infette. È prevenibile e curabile. La malaria non è contagiosa e non può diffondersi da una persona all’altra: si trasmette attraverso la puntura delle zanzare Anopheles femmina.
Cinque specie di parassiti possono causare la malaria nell’uomo e due di queste specie – Plasmodium falciparum e Plasmodium vivax – rappresentano la minaccia maggiore. Esistono oltre 400 specie diverse di zanzare Anopheles e circa 40, note come specie vettoriali, possono trasmettere la malattia.
Quali sono i sintomi della malaria
I primi sintomi della malaria iniziano solitamente entro 10-15 giorni dalla puntura di una zanzara infetta. In genere si manifestano febbre, mal di testa e brividi, anche se quando sono lievi sono difficili da riconoscere come malaria. Nelle aree endemiche, le persone che hanno sviluppato un’immunità parziale possono essere infettate senza accusare alcun sintomo (infezioni asintomatiche).
L’OMS raccomanda una diagnosi tempestiva per chiunque abbia un sospetto di malaria. Se la malaria da Plasmodium falciparum non viene trattata entro 24 ore, l’infezione può evolvere in malattia grave e morte. La malaria grave può causare insufficienza multiorgano negli adulti, mentre i bambini soffrono spesso di anemia grave, distress respiratorio o malaria cerebrale. La malaria umana causata da altre specie di Plasmodium può provocare una malattia significativa e, occasionalmente, pericolosa per la vita.
La malaria si può curare e prevenire
Esistono farmaci adeguati per trattare e curare la malaria. Purché siano presi tempestivamente. Tuttavia c’è un’emergenza nell’emergenza: nell’ultimo decennio, la resistenza dei parassiti ai farmaci antimalarici è emersa come una minaccia, in particolare nella sottoregione del Grande Mekong. L’OMS è anche preoccupata per le recenti segnalazioni di malaria resistente ai farmaci in Africa.
La malaria si può anche prevenire sia con terapie di profilassi, sia con azioni meccaniche come zanzariere adeguate quando si dorme o abbigliamento che copre il più possibile le parti esposte alla puntura di zanzara.
Consigli per i viaggiatori
Chi viaggia deve preventivamente occuparsi e preoccuparsi della malaria se si reca in aree dove è endemica. Infatti, i farmaci per la chemioprofilassi vengono somministrati anche ai viaggiatori prima di entrare in un’area in cui la malaria è endemica e possono essere molto efficaci se combinati con reti trattate con insetticidi quando si dorme, un abbigliamento adeguato e all’applicazione ripetuta di un repellente topico per prevenire le punture di zanzara.
Se una persona ha assunto la chemioprofilassi come misura preventiva, lo stesso farmaco non deve essere utilizzato per il trattamento in caso di infezione.
Ai primi sintomi o anche solo al sospetto di poter aver contratto la malaria è opportuno parlarne con il medico e far presente che si è stati in un’area a rischio. Se compaiono mentre si è all’estero non perdere tempo e comunque rivolgersi ad una struttura sanitaria.
Quando si programma il viaggio è opportuno rivolgersi al medico e ad un ambulatorio di malattie del viaggiatore. Sul sito viaggiaresicuri.it si trovano altre informazioni utili.
A questo link un’altra notizia Top News dedicata ad un’altra Giornata Mondiale.
Foto: Unsplash, Pixabay