1 marzo 2023
L’inquinamento può favorire la depressione geriatrica

Che l’inquinamento sia un killer per la salute non è una novità. Ma che l’esposizione a lungo termine possa determinare la depressione in tarda età è un’ipotesi recente avanzata da uno studio pubblicato su Jama Network Open.
L’inquinamento come fattore di rischio per la depressione geriatrica
Evidenze emergenti, ormai, hanno messo in luce un’associazione dannosa tra inquinanti atmosferici e malattie neurodegenerative tra gli adulti più anziani. Tuttavia, si sa ancora poco sugli esiti relativi ai disturbi mentali della tarda età, come ad esempio la depressione geriatrica.
La depressione negli anziani è preoccupante ed è importante come la demenza. Basti pensare che negli Stati Uniti si stima che i costi sanitari annuali legati alla depressione abbiano raggiunto i 27,4 milioni di dollari per 1 milione di adulti sani.
Un legame già dimostrato in laboratorio
Precedenti studi sugli animali hanno fornito indicazioni fondamentali sui meccanismi che supportano l’associazione dell’inquinamento atmosferico con le malattie mentali e hanno scoperto che gli inquinanti atmosferici possono traslocare al sistema nervoso centrale attraverso la disfunzione dell’epitelio nasale e dei capillari alveolari e la rottura della barriera emato-encefalica, suscitando in tal modo risposte neuroinfiammatorie e autoimmuni negative.
«Speriamo che questo studio possa ispirare i ricercatori a considerare ulteriormente i possibili fattori di rischio ambientali (come l’inquinamento atmosferico e l’ambiente di vita) per la prevenzione della depressione geriatrica, per comprendere meglio la malattia in futuro e per migliorare l’erogazione dei servizi di assistenza sanitaria mentale tra gli anziani» hanno affermato Xinye Qiu, Ph.D., dell’ Harvard T.H. Chan School of Public Health a Boston, uno degli autori dello studio.
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