3 aprile 2023
Le malattie mentali fanno invecchiare prima

Le persone con una storia di disturbi mentali nel corso della vita, come la depressione, il disturbo bipolare o i disturbi d’ansia, presentano marcatori ematici che suggeriscono che sono più vecchie della loro età reale. Questo potrebbe spiegare perché le persone con problemi di salute mentale tendono ad avere una durata di vita più breve e un maggior numero di malattie legate all’età rispetto alla popolazione generale. Lo dimostrano dei ricercatori del King’s College di Londra in uno studio presentato al Congresso europeo di psichiatria a Parigi.
L’età anagrafica non sempre corrisponde a quella che racconta il nostro corpo

I ricercatori hanno scoperto che, in media, coloro che avevano avuto una storia di malattia mentale nel corso della vita avevano un profilo di metaboliti che implicava che fossero più vecchi della loro età reale. Ad esempio, le persone affette da disturbo bipolare presentavano marcatori ematici che indicavano un’età superiore di circa 2 anni rispetto alla loro età cronologica.
«I nostri risultati indicano che i corpi delle persone con problemi di salute mentale tendono a essere più vecchi di quanto ci si aspetterebbe per un individuo della loro età. Questo potrebbe non spiegare tutte le differenze di salute e di aspettativa di vita tra le persone con problemi di salute mentale e la popolazione generale, ma significa che l’invecchiamento biologico accelerato può essere un fattore importante. Se riusciamo a usare questi marcatori per tracciare l’invecchiamento biologico, questo potrebbe cambiare il modo in cui monitoriamo la salute fisica delle persone con malattie mentali e come valutiamo l’efficacia degli interventi volti a migliorare la salute fisica» ha spiegato il ricercatore Mutz.
Foto: Pexels