21 giugno 2023
Incidenti domestici, parte il Progetto Sigenp per la sicurezza di bambini e genitori

Quando ci sono bambini in casa, gli incidenti domestici sono sempre in agguato. A volte basta davvero un attimo di distrazione. Accadono, soprattutto sotto i 6 anni e generalmente si risolvono con un grande spavento. Ma nel 10-20 per cento dei casi possono avere importanti conseguenze, in qualche caso anche molto gravi o addirittura mortali.
Il tasso di ingestione dei corpi estranei – secondo dati europei e americani – è aumentato in 15 anni del 91.5 per cento ed è quasi raddoppiato sotto i 6 anni di età. Con il 62 per cento, al primo posto, c’è l’ingestione di monete, ma sono le batterie, soprattutto le micropile al litio, a rappresentare il 7 per cento di tutti i casi. Queste ultime possono causare, nel 10-20 per cento, gravi danni all’organismo e talvolta sono fatali. L’ingestione di caustici, in particolare prodotti per la pulizia della casa e detersivi, costituisce un terzo degli incidenti domestici con circa 1.000 ricoveri l’anno.
L’opuscolo realizzato da Sigenp con comportamenti utili distribuito in scuole, ospedali e farmacie

«E’ un fenomeno molto preoccupante – spiega il Presidente, Claudio Romano – Già nel 2020 la Società italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica aveva pubblicato una Consensus rivolta ai pediatri per la gestione di incidenti domestici. Ora ci rivolgiamo anche alle istituzioni e alle famiglie perché svolgano una necessaria opera di prevenzione primaria, seguendo le regole che abbiamo riassunto in un opuscolo che distribuiremo in scuole, ospedali e farmacie.
Il ruolo dei servizi sanitari e delle Società Scientifiche è fondamentale nella formazione degli operatori sanitari e nell’organizzazione dei servizi. In Italia ancora non esiste un registro che fotografi esattamente la grandezza del fenomeno e comprenda tutti i dati degli incidenti domestici. Per questo è necessaria una rete operativa tra servizi, l’utilizzo di adeguati strumenti con l’obiettivo di raggiungere uno standard minimo uniforme tra le varie regioni e realtà ospedaliere.
L’elaborazione da parte degli esperti Sigenp di un framework operativo può consentire di sensibilizzare gli operatori sanitari sul fenomeno degli incidenti domestici e sugli interventi di prevenzione e di gestione adeguata in linea con le raccomandazioni scientifiche».
L’ingestione di disk battery sono aumentate di sette volte negli ultimi vent’anni
«Gli incidenti domestici di questo tipo nei bambini sono sempre più frequenti – aggiunge Paola De Angelis, coordinatore nazionale dell’Area di endoscopia e indagini diagnostiche strumentali Sigenp – si pensi che soltanto le situazioni patologiche gravi conseguenti alla ingestione di disk battery sono aumentate di sette volte negli ultimi vent’anni. Per questo ci siamo attivati sia per informare capillarmente i genitori sul territorio, sia per formare più endoscopisti preparati per queste emergenze, in modo che nei Centri ce ne sia sempre uno reperibile quando serve, senza attese dannose».
Spesso i pediatri gastroenterologi devono avvalersi della collaborazione degli endoscopisti dell’adulto
«I servizi di emergenza endoscopica pediatrica H24 non sono omogeneamente presenti nelle diverse città italiane – spiega Salvatore Oliva, Università La Sapienza, responsabile Endoscopia Digestiva Pediatrica Policlinico Umberto I – così come anche tra le diverse regioni, complicando quindi notevolmente l’accesso alle cure per i nostri pazienti e creando possibili significative disparità di trattamento. Spesso, infatti, i pediatri gastroenterologi devono per forza di cose avvalersi della collaborazione degli endoscopisti dell’adulto o dei chirurghi pediatrici per far fronte a questo tipo di emergenze».
In caso di ingestione di disk battery somministrare miele perché protegge le mucose
Arrivare a uno standard di trattamento simile in tutti i centri ospedalieri è un obiettivo che richiede grandi sforzi organizzativi e tempi lunghi. Ma l’aiuto dei genitori è fondamentale.
«Mi preme sottolineare la necessità da parte di tutti i Pronto Soccorsi di garantire la presa in carico dei bambini con ingestione di corpi estranei o sostanze caustiche secondo preciso percorso diagnostico-assistenziale riconosciuto – conclude Filippo Torroni, responsabile dell’endoscopia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma – Ma è importante anche il comportamento dei genitori, che devono avere nozioni di base sulla condotta da seguire in caso di incidenti domestici. Innanzi tutto non indurre il vomito nel bambino in caso di sostanze caustiche: questa manovra rischierebbe di bruciare ancora di più l’esofago. Anche in caso di ingestione di un oggetto mai provocare il vomito perché potrebbe causare l’inalazione del corpo estraneo. In caso di ingestione di disk battery somministrare miele perché protegge le mucose e riduce i danni all’esofago».
La Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica ha deciso di mettere a punto un opuscolo per la prevenzione. Consigli preziosi e comportamenti da seguire per i genitori che si trovano a dover soccorrere i loro figli per un incidente domestico. Ad esempio non travasare liquidi caustici in bottigliette o altri contenitori, non lasciare telecomandi, termometri o altre apparecchiature incustodite.
Foto: Unsplash, sito Sigenp