7 novembre 2023
Il sesso al tempo della Generazione Z

Chi pensava che nella vita tutto potesse cambiare tranne il piacere del sesso si sbagliava di grosso. Sì, perché anche in materia di sessualità le nuove generazioni sembrano voler scrivere regole proprie. Infatti, il rapporto dei giovani italiani con la sessualità è al centro di una profonda trasformazione, come suggerito dai risultati preliminari di un’indagine promossa dalla Società Italiana di Andrologia (SIA).
Un rapporto con il sesso complicato e contraddittorio

Questa trasformazione sembra essere caratterizzata da una complessa combinazione di fattori, che vanno dal crescente ricorso al sesso virtuale all’astensione dal sesso fisico, fino alla diminuzione della soddisfazione nelle relazioni reali. «I risultati preliminari dell’indagine mostrano che il rapporto della Generazione Z con il sesso è complicato e contraddittorio – dichiara Alessandro Palmieri, Presidente SIA e Professore di Urologia alla Università Federico II di Napoli -. La sessualità negli under 35 appare sempre più sganciata dalla componente relazionale e riproduttiva, e questo si riflette sulla scarsa soddisfazione nei rapporti reali, 50% del campione, e sul ricorso al sesso solo virtuale per un ragazzo su tre. Questa tendenza alimenta silenziosamente il fenomeno della denatalità con ripercussioni gravi quindi anche sulla società stessa per l’instaurarsi da una sessualità mediata dai social e da Internet, con un grande assente: il contatto fisico. Ciò comporta anche una ricaduta sui disturbi della sfera sessuale. Già da parecchi anni ci troviamo di fronte a un incremento di problematiche che interessano i giovani, che la pandemia ha contribuito a esacerbare a causa dell’isolamento. Moltissimi ragazzi lamentano disfunzione erettile ascrivibile alla virtualizzazione del rapporto, all’eccesso di pornografia e di autoerotismo. Così un ragazzo che si approccia alla sessualità può essere intimidito o intimorito, sentendosi inadeguato».
Preoccupa in particolare il fatto che una percentuale considerevole di giovani si affidi principalmente al mondo online per trovare partner sessuali, mentre un’altra parte significativa faccia un uso regolare di chat erotiche e siti pornografici. Nonostante ciò, la maggior parte dei giovani intervistati non ha mai sottoposto la propria salute sessuale a controlli regolari, nonostante la consapevolezza dell’importanza di tali visite preventive. «I giovani – prosegue l’esperto – prima di rivolgersi allo specialista, cerchino informazioni online sui loro problemi. Mentre il 68% dichiari di sapere chi è l’andrologo, il 58% ritienga importantissimo fare visite preventive, poi di fatto il 74% dei giovani risponde che non ha mai fatto una visita andrologica e l’83,9% dichiara di non effettuare controlli regolari».
L’indagine, condotta in collaborazione con l’Esercito Italiano e la Croce Rossa Italiana (CRI) dall’Università IULM di Milano, solleva questioni cruciali sulla necessità di aumentare la consapevolezza sulla salute sessuale e andrologica tra i giovani italiani e di affrontare in modo più ampio le complesse sfide legate alla sessualità e alla fertilità.
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