29 settembre 2023
Giornata mondiale del Cuore, l’importanza della prevenzione

Le malattie cardiovascolari rappresentano, in Italia come nella maggior parte dei Paesi occidentali, la prima causa di morte nella popolazione adulta. Un dato allarmante su tutti: oltre 220 mila decessi ogni anno. Che corrispondono a 25 ogni ora. E ancora una volta la prevenzione è il corretto investimento per il benessere dei cittadini.
In occasione della Giornata mondiale del cuore riflettori puntati sull’importanza di avviare e condividere interventi mirati e strategie di prevenzione.
Novartis, l’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci e Fondazione Italiana per il Cuore lo hanno fatto partendo dal ‘cuore’ delle Istituzioni coinvolgendo deputati, funzionari e staff della Camera in un’attività di monitoraggio dei livelli di colesterolo.
E dal 30 settembre la prevenzione scende in piazza con screening gratuiti del profilo lipidico e materiale informativo.
Dalla Camera un segnale chiaro sull’importanza della prevenzione
«Fare attività di prevenzione significa salvare vite. È un messaggio chiaro su cui non possiamo fare confusione. Sono fortemente convinta che serva investire in prevenzione primaria e secondaria relativamente a varie patologie. Questo ha ancora maggiore significato – interviene Annarita Patriarca, membro della XII Commissione Camera dei Deputati – se consideriamo che le malattie cardiovascolari sono le prime cause di morte in tutto il Paese».
La prevenzione deve iniziare dall’età adolescenziale

«È importante individuare i giovani a rischio – spiega Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia -. E non solo per il colesterolo. Il 20-25 per cento dei giovani ha problemi di pressione. Individuare nei ragazzi un’ipertensione significa diminuirla tempestivamente. Riducendo, inoltre, il rischio cardiovascolare.
Non bisogna dimenticare che malattie cardiovascolari provocano più decessi di tutti i tumori. Gli strumenti e l’innovazione a disposizione consentono di intervenire preventivamente su circa l’80% degli eventi cardiovascolari. Perseverare , quindi, con sforzi collettivi di attività di sensibilizzazione contribuisce a ridurre l’incidenza di rischio e salvare molte vite».
L’importante ruolo del medico di medicina generale
«La prevenzione, un corretto stile di vita, la conoscenza dei fattori di rischio, la diagnosi precoce, insieme alla presa in carico del paziente – aggiunge Maria Rosaria Di Somma, Consigliere Delegato AISC-APS – sono fondamentali per arginare l’impatto delle malattie cardiovascolari e lo sviluppo di fasi acute. Per questo ogni iniziativa intesa alla informazione della popolazione rappresenta un valore aggiunto per prevenire la malattia. Per l’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci è importante che quanto prima, nell’ambito dello sviluppo della sanità territoriale, si metta al centro la prevenzione con un ruolo di primo piano al medico di medicina generale e la collaborazione del Terzo Settore».
Fondamentale la comprensione approfondita dei fattori di rischio cardiovascolare
«Per avviare comportamenti preventivi, il punto di partenza fondamentale è acquisire una comprensione approfondita dei fattori di rischio cardiovascolare. Questo processo inizia con la gestione del colesterolo LDL e – dice Emanuela Folco, Presidente di Fondazione Italiana Per il Cuore – si completa ottimizzando la cura dei pazienti attraverso percorsi che agevolino la loro aderenza. Da sempre crediamo nel valore e nell’efficacia di iniziative come queste, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della prevenzione cardiovascolare».
Azioni più mirate per una Società che non lasci indietro nessuno
«Pensando al futuro del nostro Paese e a come potenziare uno stato di buona salute collettiva, è giunto il momento di prendere seriamente in considerazione le patologie croniche – conclude Paola Coco, Country Head Medical Affairs di Novartis in Italia – che in Europa sono all’origine dei maggiori oneri sanitari, spesso evitabili.
Come Novartis siamo convinti che mettere al centro il tema della prevenzione, sia attraverso programmi di sensibilizzazione, sia dando particolare attenzione alle fasce di popolazione più esposte a rischio con azioni più mirate come gli screening, significhi non solo garantire il diritto alla salute, ma anche costruire una società che non lasci indietro nessuno».
La prevenzione scende in piazza
Per giocare d’anticipo ed evitare di possibili eventi cardiovascolari, serve considerare il colesterolo LDL non più come un indicatore, ma come un vero e proprio fattore di rischio.
Per questo Novartis, con il patrocinio di AISC e FIPC, sarà presente “nel cuore” di alcune città italiane – a Roma il 30 settembre in Piazza San Cosimato e a Napoli il 4 ottobre in Piazza Ugo la Malfa – con appuntamenti di misurazioni gratuite del profilo lipidico e materiali educativi sulla prevenzione del rischio.
Foto: Unsplash, Pixabay