26 giugno 2023
Gambe gonfie in estate, ecco i consigli

Alzi la mano chi, in estate, non soffre di gonfiore e pesantezza alle gambe. Anche mettere le scarpe, a volte, diventa difficile. Quello delle gambe gonfie, caviglie comprese, quando arriva il caldo è un problema che colpisce 1 donna su 2, il triplo a quanto avviene in inverno.
Un problema solo femminile? Assolutamente no. Ma gli uomini spesso tendono a ignorare e sottovalutare il problema molto più di quanto facciano le donne.
Non bisogna, quindi, minimizzare il problema del linfedema, soprattutto alla vigilia di quella che si annuncia come l’estate più calda di sempre.
«Quando si parla di gambe gonfie e circolazione il pensiero va direttamente al sangue, che attraverso la spinta del cuore scorre nelle arterie e nelle vene del nostro corpo. Tuttavia, oltre alle grandi ‘autostrade’ del sistema circolatorio sanguigno, fatte da arterie, vene e capillari, c’è anche un’intricata rete rappresentata dal sistema linfatico che trasporta proteine, liquidi e lipidi. Questo sistema, costituito da vasi linfatici e linfonodi, consente alla linfa di essere drenata nei tessuti corporei, in ogni punto del nostro organismo, prima di riversarsi nel torrente circolatorio sanguigno. Un malfunzionamento di questa rete può portare a un anomalo rigonfiamento di mani, braccia o gambe. A volte così estesi da sembrare arti ‘da elefanti’» spiega Corrado Campisi, docente di Chirurgia Plastica all’Università di Catania. E’ considerato uno dei massimi specialisti in Chirurgia e Microchirurgia del Sistema Linfatico e co-fondatore della Campisi Clinic.
Il linfedema interessa 2 milioni di italiani

Sono due le principali forme di linfedema. Quelle “primarie”, dovute a malformazioni congenite dei vasi del sistema linfatico, e quelle “secondarie”, dovute a eventi avversi esterni che alterano la normale funzione del sistema linfatico, come l’asportazione dei linfonodi e la radioterapia, entrambi previsti nei trattamenti oncologici. Si stima che nel mondo siano 350 milioni le persone con lifedema, 2 milioni solo in Italia. Numeri in forte crescita, nel nostro Paese circa 40mila in più all’anno.
«Quando la circolazione linfatica delle nostre gambe presenta delle anomalie si verifica un accumulo di liquidi nei tessuti e quando questo stato, come spesso avviene, si associa a un’insufficienza anche del circolo venoso degli arti il quadro si complica. Non si tratta solo di un problema estetico, pur rilevante in considerazione del fatto che in estate si può far fatica a camminare o addirittura a indossare le scarpe. I liquidi che non riescono a essere drenati possono diventare talmente densi, per via dell’alto contenuto di proteine, che può arrivare a compromettere la corretta ossigenazione dei tessuti, predisponendoli ad arrossamenti, eczemi, dermatiti, ulcere ed infezioni» aggiunge Campisi.
Attenzione ai campanelli d’allarme

«A fare la differenza è la diagnosi tempestiva del problema, che può avvenire solo individuando i primi campanelli d’allarme. Inizialmente i sintomi possono essere sfumati e difficili da intercettare in estate: i più comuni sono pesantezza alle gambe e caviglie gonfie, che molto spesso si ritengono ‘normali’ e quindi trascurabili. Ciò che invece non può essere ignorata è l’eventuale difficoltà con cui le gambe si sgonfiano: se non si riescono ad ottenere benefici sollevandole e rinfrescandole con getti d’acqua fredda, è bene rivolgersi a uno specialista. Al medico, inizialmente, basta un solo dito per verificare che c’è un problema. Alla pressione esercitata dal dito su caviglia o gamba si può verificare che, per qualche secondo, si forma una sorta di fossetta, un segno evidente di una disfunzione linfatica. All’osservazione clinica bisognerebbe dunque associare anche un EcoColorDoppler per lo studio del circolo venoso e una linfoscintigrafia per verificare la presenza di ingorghi linfatici» conclude Campisi.
Ecco il decalogo per ‘alleggerire’ le gambe gonfie
1) Svolgere regolare attività fisica moderata. Meglio un allenamento graduale, senza sforzi intensi per non affaticare troppo gli arti.
2) Eseguire gli esercizi preferibilmente al mattino, quando l’arto non è ancora affaticato dalla routine quotidiana.
3) Indossare scarpe comode con 2-2,5 cm di tacco.
4) Evitare di camminare a piedi nudi, anche se sembra dare un sollievo immediato.
5) Fare passeggiate al mare, con l’acqua fino alla vita.
6) Non esporsi al Sole nelle ore calde. L’eritema solare può provocare un’infiammazione dei capillari linfatici.
7) Cambiare posizione spesso quando si sta seduti o in piedi per lungo tempo.
8) Dormire con le gambe leggermente rialzate, mettendo un cuscino sotto il materasso.
9) Non accavallare le gambe quando si sta seduti.
10) In caso di viaggi troppo lunghi in aereo o in macchina, indossare la guaina elastica e cercare di muovere le gambe facendo brevi pause dalla posizione seduta.
Corrado Campisi, sarà presidente del Congresso Mondiale di Linfologia che si terrà a Genova dall’11 al 15 settembre. L’evento, che riunirà medici, chirurghi, infermieri, fisioterapisti, podologi e molti altri specialisti, provenienti da tutto il mondo, rappresenta un’opportunità di aggiornamento nel trattamento delle patologie linfatiche e di confronto sulle principali novità tecnologiche.
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