Fruttosio & obesità, un legame sempre più stretto

24 agosto 2023

Fruttosio & obesità, un legame sempre più stretto

Troppo fruttosio stimola l’assunzione di cibo

I ricercatori dell’Anschutz Medical Campus dell’Università del Colorado hanno identificato nel fruttosio, uno dei grandi responsabili dell’obesità, una particolarità inedita.

Lo studio è stato pubblicato su Philosophical Transactions della Royal Society B: Biological Sciences.

 

«La nostra ricerca – spiega Richard Johnson, autore principale dello studio – ha esaminato come il fruttosio funziona in modo molto diverso rispetto ad altri nutrienti perché diminuisce l’energia attiva. Questo innesca una funzione, da poco scoperta, chiamata ‘risposta di sopravvivenza’. Uno stimolo a ricercare cibo e immagazzinare ‘carburante’ quando le risorse sono scarse. Un espediente usato spesso dai nostri antenati per superare i difficili periodi di carestia».

Attenzione a un consumo ingiustificato

Il fruttosio è presente nella frutta, per questo si chiama in questo modo, ma anche nel miele e in alcune verdure.

Oggi viene consumato principalmente come dolcificante al posto del comune zucchero da tavola spesso sotto forma di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. Quest’ultimo presente in molti prodotti dalle merendine alle bevande analcoliche.

 

Un’alimentazione molto diversa da quella seguita dai nostri antenati prima dell’arrivo dei magri mesi invernali.

Troppo fruttosio stimola l’assunzione di cibo

Fruttosio, attenzione a un consumo ingiustificato

I ricercatori hanno, quindi, ipotizzato che il fruttosio funzioni in modo diverso rispetto ad altri nutrienti abbassando l’energia attiva e danneggiando i mitocondri.

I risultati dello studio mostrano, infatti, che il fruttosio stimola l’assunzione di cibo riducendo il dispendio energetico a riposo. Esattamente quello che accade in un animale che si prepara al letargo.

 

Inoltre, i dati confermano che un consumo ingiustificato di fruttosio rischia di mandare il peso fuori controllo, può portare insulino-resistenza, aumento della pressione sanguigna e fegato grasso.

Dagli animali in letargo risposte interessanti

«I dati della ricerca – conclude Johnson – indicano chiaramente il ruolo specifico che il fruttosio gioca nell’insorgenza dell’obesità. Ma non solo. Non basta confrontarci con i nostri antenati. Dobbiamo imparare dagli animali in letargo, studiando esattamente come il fruttosio causa questo ‘cambiamento’ dentro di noi».

Foto: Unsplash, Pixabay