1 Marzo 2023
Bere caffè può aiutare a tenere sotto controllo la pressione

Al bar, a casa, in tazza o al vetro. Amaro, dolce, schiumato. Stiamo parlando del caffè, la bevanda più amata dagli italiani. Che fa bene anche alla salute. Bere caffè, anche decaffeinato, anche più al giorno, può aiutare a mantenere bassa la pressione sanguigna rispetto a chi ne beve una sola tazza o a chi non ne prende affatto. Ovviamente sempre senza esagerare.
Una ricerca tutta italiana
A dirlo una ricerca pubblicata sulla rivista Nutrients, realizzata dall’Università di Bologna e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola.
Una tazza di caffè al giorno può aiutare la pressione arteriosa
«I risultati emersi – spiega Arrigo Cicero, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e primo autore dello studio -sono molto chiari: bere caffè aiuta perché la pressione arteriosa periferica è risultata decisamente più bassa nei soggetti che consumano da una fino a tre tazze di caffè al giorno rispetto ai non consumatori di caffè».
«Per la prima volta abbiamo potuto confermare questi effetti anche rispetto alla pressione aortica centrale, quella vicina al cuore, dove si osserva un fenomeno quasi identico, con valori del tutto simili per chi beve abitualmente caffè rispetto ai non consumatori».

La caffeina spesso demonizzata
A lungo demonizzato nel passato, i vantaggi emersi negli ultimi tempi per chi beve caffè sono tanti come un minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete, alcune malattie neurodegenerative e del fegato. Non è ancora chiaro, però, se la caffeina rivesta un ruolo più o meno determinante.
Il caffè non è solo 'caffeina'
«La caffeina è solo uno dei diversi componenti del caffè – spiega Cicero – e certamente non è l’unico che ha un ruolo attivo: effetti positivi per la salute umana sono stati registrati infatti anche tra chi consuma caffè decaffeinato. Sappiamo che la caffeina può contribuire ad aumentare la pressione sanguigna, ma altri componenti bioattivi nel caffè sembrano controbilanciare questo effetto, con un risultato finale positivo rispetto ai livelli della pressione».

«Si tratta del primo studio ad osservare questa associazione – conclude Claudio Borghi, responsabile dello studio – sulla popolazione italiana, e i dati confermano l’effetto positivo del bere caffè rispetto al rischio cardiovascolare».
Foto: Pixabay