Arriva il lettino amico del paziente e dell’ambiente

9 maggio 2023

Arriva il lettino amico del paziente e dell’ambiente

«Da ragazzo sognavo di fare l’ingegnere. Ci tenevo davvero ma non avevo fatto i conti con la matematica, con la quale non sono mai entrato in vera simbiosi. Ero consapevole che non sarei mai stato un valido ingegnere. Poi, il colpo di fulmine con l’ortopedia che, senza dubbio, è la parte più meccanica e ingegneristica della medicina» racconta Davide Cauti, chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Medical Sport Center a Roma.

Davide Cauti ortopedico inventore lettino easymed
Davide Cauti

«Negli anni ’90 ho ideato una tecnica chirurgica per il tunnel carpale, che ha avuto una grande risonanza sui media. Ma che non ho brevettato. Non ci ho pensato. L’ho realizzata e basta. Era uno strumento che permetteva di eseguire l’intervento di tunnel carpale in endoscopia. Anni dopo è diventata una tecnica molto usata. Soprattutto in Francia. E così è stato anche in un’altra occasione. Ma ho imparato la lezione. Devo tirare fuori l’ingegnere pragmatico che c’è dentro l’ortopedico entusiasta» aggiunge scherzando.

Sì, perché la storia  è quella di una grande passione per la meccanica che con gli anni non si è mai esaurita, anzi. Ha continuato a pensare come ottimizzare tecniche e strumenti. Con pignoleria e precisione, seguendo tappa tappa ogni processo dall’ideazione alla produzione. «Sono una persona molto ordinata e mi piace avere tutto sotto controllo. A cominciare dallo studio dove ricevo i pazienti e dal lettino per le visite» ci spiega.

«E così è arrivato Easyomed, un sistema che risolve le mille criticità che hanno i lenzuolini medici, a copertura dei lettini. Nella pratica quotidiana e clinica mi misuravo continuamente con questo problema e allora ho cercato di risolverlo con un sistema davvero innovativo. Ma questa volta ho imparato la lezione e l’ho brevettato a livello mondiale. Non ci aveva pensato nessuno prima».

Quanto è stato difficile trasformare un’idea in uno strumento concreto?

È stato davvero tanto complicato. Mi sono letteralmente tuffato nella costruzione dei primi prototipi. Non ha funzionato tutto al primo colpo, è stata una continua sfida con me stesso. Ma non mi sono mai scoraggiato. Al contrario mi sono sempre divertito e mai annoiato.

La pandemia ci ha insegnato quanto è importante la prevenzione, a cominciare dalle piccole cose.

La mia idea nasce soprattutto da una considerazione banale che in questi anni ho sperimentato tutti i giorni, più volte al giorno: la carta che ricopre i lettini medici si rompe perché il paziente quasi sempre la ‘strappa’ muovendosi. Questo comporta un problema importante, perché viene a mancare la garanzia di una barriera igienica efficace tra paziente e lettino. Non ultimo, uno spreco di carta notevole. Una seconda criticità riguarda l’operatore sanitario che deve letteralmente ‘svolgere’ il rotolo di carta per cambiare il lenzuolino tra una visita e l’altra. Anche in questo caso la carta tende a rompersi mentre la si tira. Per non parlare della possibile contaminazione tra la carta e l’operatore sanitario.

E così ha messo a punto un sistema innovativo, veloce, pratico e sicuro.

È un sistema motorizzato, davvero unico e innovativo, no touch, che si può adattare a tutti i lettini medici esistenti tranne quelli ginecologici. Un motore a bassa tensione in testa al lettino permette di svolgere il lenzuolino in nontessuto, TNT, esattamente come sono posizionati i lenzuolini oggi. Da questo punto di vita nessuna innovazione. Il sistema viene azionato con un pulsante o a distanza con un comando wireless. Questo consente, non solo di avere uno studio ordinato, ma di risparmiare tempo perché non ci si deve preoccupare tra una visita e l’altra di cambiare il lenzuolino manualmente, con tutte le criticità elencate. Un sistema valido non solo in ambito medico ma anche fisioterapico ed estetico. Sono tanti i campi di utilizzo.

Anche il non tessuto ha caratteristiche speciali?

I rotoli di TNT per questo lettino sono stati realizzati su mia indicazione. Si tratta di un telo 5 strati con particolari caratteristiche e certificazioni, come quella medicale, che la carta non ha. È l’unico prodotto certificato per uso medicale. TNT può essere realizzato anche in diversi strati, idrorepellenti o idrofobi secondo l’utilizzo che se ne vuole fare.

In fase di smaltimento i rotoli di TNT occupano 7 volte in meno lo spazio.

C’è poi il problema dell’ingombro. Il rotolo di TNT è lungo il doppio rispetto al normale rotolo di carta, 140 m contro i circa 50-70 cm, e questo ottimizza la frequenza dei ‘cambi rotolo’. Anche il volume è ridotto del 50 per cento e questo è un valido aiuto per la logistica e lo stoccaggio. Un altro problema da considerare, anche questo importante, è che al termine della giornata si hanno grandi quantità di carta che devono essere smaltiti e vengono ‘gettati’ in contenitori speciali (R.O.T.) che occupano davvero tanto spazio e la ‘pressatura’ viene fatta a mano.

In un R.O.T. entrano circa 840 mt di TNT contro i 120 mt di carta. Questo è possibile perché il lenzuolino svolto viene recuperato, riavvolto e compattato in un rotolo posto ai piedi del lettino. A vantaggio, ancora una volta, della massima igiene e di uno spreco materiale davvero minimo.

Quante soddisfazioni le ha dato la sua ‘creatura’?

lettino eysomed

Tante. La pandemia ci ha fatto porre massima attenzione all’igiene. Prima, almeno in certe circostanze, ci si pensava meno. Così come sta, fortunatamente, aumentando l’attenzione per l’ambiente e l’economia circolare che, personalmente, ho sempre considerato importante per la vita di ogni oggetto. Le difficoltà di realizzazione di Easyomed sono state tante ma quelle che mi hanno impegnato di più sono state proprio quelle legate allo smaltimento. Ogni materiale utilizzato deve essere necessariamente smaltito. E lo smaltimento deve essere coreless. Sono riuscito a superare anche questa difficoltà tecnica. Il TNT una volta utilizzato si compatta da solo, si restringe di volume e diventa molto piccolo. Praticamente lo stesso diametro del rotolo ‘donatore’. Non solo, è anche riutilizzabile. Ovviamente non per tessuti medicali. In Australia lo usano nella mescola per l’asfalto. Ancora una nota: l’utilizzo del nontessuto gestisce in maniera responsabile le risorse naturali evitando grande spreco di carta e contribuendo a minimizzare l’impatto ambientale.

Prevede un upgrade di Easyomed?

Non credo. Forse posso pensare all’arresto automatico ma è un processo costoso. La mia ‘invenzione’ deve, al contrario, essere funzionale, facile, non si deve rompere e deve costare il giusto. Avevo anche pensato ad un sistema di sanificazione AVA ma non è fattibile perché i teli possono essere potenzialmente contaminati da liquidi organici.

Come è stato accolto Easyomed?

Molto bene ma una difficoltà è quella di far capire all’utente in cosa consiste l’oggetto. C’è poi l’aspetto economico, perché il costo del non tessuto è lievemente superiore rispetto alla carta. Ma il rapporto costo/benefici è a vantaggio di questo sistema innovativo.