3 aprile 2023
Perdita di appetito nei gatti, un problema da non sottovalutare

Il benessere mentale è legato alla salute fisica e all’appetito. Anche nei gatti. Per questo è necessario agire rapidamente quando un gatto mostra perdita di appetito poiché anche pochi giorni di alimentazione non ottimale possono avere gravi conseguenze come il ritardato superamento di una malattia, la guarigione delle ferite e la compromissione della salute dell’intestino e del sistema immunitario. Cosa fare in questi casi lo spiegano le linee guida ISFM 2022 pubblicate su Journal of Feline Medicine and Surgery.
I motivi più comuni di perdita di appetito nei gatti sono le condizioni che causano nausea, dolore all’ileo, motilità intestinale ridotta o assente ma anche lo stress di un ricovero veterinario può portare a una riluttanza a mangiare. Ciò non sorprende se si considera che i gatti conservano molte delle caratteristiche dei loro antenati selvatici: sono crepuscolari, più attivi all’alba e al tramonto, territoriali o comunque ‘legati al luogo’, carnivori e selettivamente sociali. Per questo motivo, spesso non si adattano bene ai cambiamenti. Questo vale anche per le loro preferenze alimentari, che vengono stabilite in tenera età e che di solito si traducono in un’avversione per i sapori e le consistenze non familiari. Inoltre, i sensi altamente sviluppati del gatto, nati per fornire grande abilità nella caccia e nella sopravvivenza, possono facilmente essere sopraffatti durante la degenza veterinaria, un ambiente che, dal punto di vista del gatto, è sconosciuto e segnala pericolo senza possibilità di fuga.
Linee guida per un ricovero veterinario senza stress

È importante, quindi, mettere a punto valide strategie durante la degenza per ridurre lo stress come la riduzione del rumore, la manipolazione delicata, la fornitura di lettiere confortevoli e pulite e un posto dove nascondersi. Ad esempio, una scatola o un trasportino per gatti posizionato nella gabbia, o semplicemente un asciugamano appeso a metà della porta della gabbia. Durante le interazioni con il gatto, il personale veterinario e infermieristico deve muoversi lentamente, essere prevedibile, calmo e gentile e parlare a bassa voce. Le linee guida sottolineano l’importanza di creare associazioni positive, ad esempio offrendo un bocconcino e parole tranquille in modo che il gatto impari che la gabbia non viene aperta solo per una procedura medica.
Ancora una volta la parola d’ordine è calma e serenità
A un gatto con perdita di appetito si dovrebbe offrire regolarmente l’opportunità di mangiare, facendo attenzione a non sovraccaricarlo con una selezione di cibi diversi. Inoltre non è mai consigliabile spalmare il cibo sul gatto, nella speranza che lo lecchi e non è mai appropriato somministrare il cibo con la siringa o con la forza. In alcuni casi, per ottimizzare il recupero può essere necessario l’uso del sondino per fornire in modo sicuro l’assunzione di calorie e nutrienti, riducendo al minimo i rischi e le complicazioni. Indipendentemente dal fatto che il gatto venga alimentato con il sondino a casa o in clinica, i principi sono più o meno gli stessi: lasciare che il gatto si rilassi il più possibile prima dell’alimentazione, rassicurarlo parlando con calma e tranquillità e, se il gatto lo accetta, accarezzandolo o spazzolandolo.
Foto: Unsplash