Il cervello dei cani si sintonizza meglio se a parlare è una donna

8 agosto 2023

Il cervello dei cani si sintonizza meglio se a parlare è una donna

Il cervello dei cani si sintonizza meglio se a parlare è una donna

Il cervello dei cani è sensibile anche al modo in cui parliamo con loro? Per rispondere a questa domanda, il team di ricercatori dell’Università Eotvos Lorànd ha misurato l’attività cerebrale, tramite risonanza magnetica funzionale, di cani di famiglia – addestrati e coscienti – mentre ascoltavano discorsi di uomini e donne presi dalla vita reale diretti a cani, bambini e adulti.

I risultati dello studio sono stati pubblicati su Communications Biology.

‘dog baby talk’

Il cervello dei cani è più sensibile alla voce femminile

«Spesso ci si rivolge – commentano gli Autori – ai cani utilizzando un tono di voce alto, usando frasi brevi, simili a quelle usate per rivolgersi ai bambini. In genere sono le donne ad utilizzare una gamma di tonalità più ampia.

Studiare come il cervello dei cani elabora il linguaggio diretto è stato entusiasmante. Perché può aiutarci a capire come tutto questo contribuisce a una elaborazione efficiente del linguaggio in una specie non umana abituata a fare affidamento, ad esempio, a comandi verbali».

 

«Il nostro studio – proseguono gli Autori – mostra che le regioni uditive del cervello dei cani hanno risposto maggiormente a discorsi rivolti specificatamente a loro e ai bambini piuttosto che agli adulti. È interessante notare che la sensibilità del cervello dei cani è più significativa quando a parlare sono le donne. Questi risultati suggeriscono, quindi, che il modo in cui parliamo ai nostri cani è importante e che il loro cervello è particolarmente sensibile alla prosodia tipica della voce femminile».

La sensibilità del cervello dei cani è più significativa quando a parlare sono le donne

«Quello che rende il nostro studio particolarmente interessante – concludono i Ricercatori- è che nei cani, a differenza dei neonati, questa sensibilità non può essere spiegata né dalla reattività antica ai segnali conspecifici né dall’esposizione intrauterina alla voce femminile. Sorprendentemente, i diversi toni della voce che caratterizzano il linguaggio delle donne diretto ai cani non sono utilizzati nella comunicazione tra cani. I nostri risultati sul cervello dei cani potrebbero quindi costituire una prova di una preferenza neurale sviluppata durante la loro domesticazione».

Foto: Unsplash, Pixabay