Comportamenti aggressivi, non è scontato saperli individuare. Anche nei cani

11 aprile 2023

Comportamenti aggressivi, non è scontato saperli individuare. Anche nei cani

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Saper individuare con precisione comportamenti aggressivi aiuta a gestirli e a reagire nel modo corretto. Animali compresi. Le persone interpretano costantemente i segnali ‘sociali’ per interagire al meglio con chi ci sta intorno. Una abilità essenziale per il raggiungimento del benessere psicologico.

 

Il gruppo di ricerca DogStudies dell’Istituto Max Planck, insieme ai colleghi dell’Università Friedrich Schiller di Jena e dell’Università di Lipsia ha rilevato in uno studio che le persone sono più brave a valutare le interazioni tra esseri umani, addirittura tra cani e scimmie ma faticano a individuare i comportamenti aggressivi. Soprattutto quando si tratta dei cani.

Riconoscere l’aggressività in uomini e cani non è così scontato

intercettare comportamenti aggressivi è importante

Il team ha mostrato ai partecipanti videoclip contenenti interazioni non verbali tra una coppia di bambini, una coppia di cani e una coppia di macachi chiedendo di classificare le interazioni come giocose, neutre o aggressive e prevedendone l’esito.

 

Contrariamente alle ipotesi dei ricercatori, i partecipanti non sono stati più bravi a valutare le interazioni umane rispetto a quelle animali. Inoltre l’accuratezza delle previsioni è stata determinata dalla specie e dal contesto sociale. Inoltre, i partecipanti hanno ottenuto risultati insoddisfacenti nell’individuare atteggiamenti aggressivi nei cani e nelle persone. Un dato importante perché una corretta interpretazione dell’aggressività aiuta molto a evitare situazioni pericolose.

 

«È possibile che siamo portati a dare per scontate le buone intenzioni non solo degli altri ma anche del ‘migliore amico dell’uomo’. E questo impedisce, molto spesso, di riconoscere situazioni di aggressività» afferma Theresa Epperlein, prima autrice del nuovo studio pubblicato su PLOS ONE.

Massima attenzione anche al linguaggio del corpo che non sempre dice la verità

«I nostri risultati sottolineano che le interazioni sociali possono, a volte, essere ambigue. Prevedere con precisione gli stati emotivi può essere ancora più importante che inquadrarli. Se da un lato il nostro studio rivela molto su come gli esseri umani interpretano questi segnali, dall’altro solleva la questione se le capacità di farlo possono migliorare con l’allenamento» aggiunge l’autrice senior, Juliane Bräuer.

 

Ricerche precedenti dimostrano che l’esperienza non sempre porta a risultati migliori. Per questo sono necessari ulteriori studi per determinare su cosa effettivamente le persone si concentrano mentre interagiscono. Certamente elementi come il tono di voce, le espressioni facciali e il linguaggio del corpo sono importanti. Ma lo è anche capire come vengono utilizzati dalle diverse specie.

Foto: Unsplash, Pixabay