Sindrome di Down, stop ai luoghi comuni / scheda 1

21 marzo 2023

Sindrome di Down, stop ai luoghi comuni / scheda 1

Se c’è una cosa che è davvero difficile da sconfiggere sono i luoghi comuni. Che sono pericolosi anche quando ‘a fin di bene’. Perché stravolgono la realtà, perché non fanno guardare oltre. Perché non permettono ad ogni individuo di farsi conoscere per quello che è e non per quello che, i luoghi comuni, vogliono che lui sia. Eccone allora qualcuno, da sfatare!

 

Le persone con sindrome di Down sono tutte uguali

Le uniche caratteristiche che hanno in comune sono un cromosoma in più rispetto agli altri (47 invece che 46), un deficit mentale e alcuni aspetti somatici. Per il resto, ogni persona con sindrome di Down è diversa dall’altra. E come per ogni persona la differenza la fanno fattori costituzionali, il tipo di educazione ricevuta in famiglia e a scuola, l’integrazione, la socialità, i servizi ai quali riesce ad accedere.

 

 

Le persone con sindrome di Down sono sempre felici e contente

E’ lo stereotipo più comune. Come per chiunque altro, la serenità è legata al suo carattere, all’ambiente e al clima familiari, alle sue attività sociali e dunque alla qualità della sua vita. Una persona con sindrome di Down manifesta in modo molto esplicito le sue emozioni (felicità, tristezza, gratitudine, ostilità, tenerezza ecc.) e qualsiasi comportamento affettivo.

 

 

Esistono forme lievi e forme gravi di sindrome di Down
Il grado di ritardo mentale non dipende dal tipo di trisomia (anche se esiste una forma rarissima – “mosaicismo” – in cui il ritardo può, ma non sempre, essere lieve). Le differenze tra una persona con sindrome di Down e l’altra dipendono dai fattori ambientali e culturali in cui cresce e vive.

 

 

Le persone con sindrome di Down non vivono a lungo
Oggi, grazie al progresso della medicina, l’80% delle persone con sindrome di Down raggiunge i 55 anni e il 10% i 70 anni.

 

 

Le persone con sindrome di Down possono eseguire solo lavori semplici e senza responsabilità
Sono sempre più numerosi gli esempi di persone con sindrome di Down che – grazie a un inserimento mirato – possono svolgere lavori su macchinari complicati, che possono risolvere problemi nuovi con creatività e mantenere il posto al di là di ogni precedente aspettativa.

 

 

Le persone con sindrome di Down sono ipersessuati oppure eterni bambini privi di interessi sessuali
Gli adolescenti con sindrome di Down non differiscono sostanzialmente dagli altri né per quel che riguarda l’età d’inizio della pubertà né l’anatomia degli organi sessuali. Provano desideri e hanno fantasie sessuali come gli altri loro coetanei. Vi sono ancora incertezze sulla capacità riproduttiva del maschio con sindrome di Down. Sappiamo che la sua fertilità è molto ridotta, anche se si conosce il caso di un uomo con sindrome di Down che ha avuto un figlio. Le donne sono per lo più fertili.

 

 

Le persone con sindrome di Down hanno genitori anziani
Il 75% circa dei neonati con sindrome di Down ha genitori sotto i 35 anni. D’altra partee nascono in assoluto più bambini da donne giovani che da donne anziane, quindi anche se la possibilità di avere un bambino con sindrome di Down per una donna giovane è più bassa, in numeri assoluti ci sono più bambini con sindrome di Down figli di coppie giovani.

 

 

Le persone con sindrome di Down non sanno di avere una disabilità intellettiva
Un bambino con con sindrome di Down è in grado di capire fin da quando è piccolo la propria diversità rispetto ai compagni e ai fratelli. Il suo rapporto con la propria disabilità sarà tanto più sereno quanto più i genitori riusciranno ad affrontare con lui il discorso sui problemi connessi alla sindrome, sottolineando le sue capacità e i suoi limiti ed aiutandolo ad acquisire un senso di autostima.

 

Fonte: Associazione Italiana Persone Down

Lavostrasalute.it dedica un intero dossier alla sindrome di Down.