Conoscere la sindrome di Down

21 marzo 2023

Conoscere la sindrome di Down

sindrome di Down

Che cosa è la sindrome di Down?

La sindrome di Down è una disposizione cromosomica naturale in cui una persona ha una copia in più del cromosoma 21.  Nella coppia di cromosomi numero 21 di chi ha la sindrome di Down, ci sono 3 cromosomi invece di 2. Per questa ragione la sindrome di Down si chiama anche Trisomia 21. Ciò avviene a causa di un errore durante la divisione cellulare, quando l’ovulo e lo spermatozoo si incontrano per la prima volta. Gli effetti di questo materiale genetico in più variano notevolmente da individuo a individuo.

Perché si chiama sindrome di Down?

Perché è stato John Langdon Down, un medico inglese, colui che nel 1866 ha descritto per la prima volta le caratteristiche delle persone con la sindrome di Down. Nel 1959 lo scienziato Jerome Lejeune ha scoperto che le persone con sindrome di Down hanno un cromosoma in più nelle loro cellule.

La sindrome di Down è una malattia?

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La sindrome di Down non è una malattia, un disturbo, un difetto o una condizione medica e pertanto non richiede un trattamento, una prevenzione o una cura. E’ una condizione genetica che influisce sulla disposizione dei cromosomi di una persona.

Quante sono in Italia le persone con la sindrome di Down?

In Italia ogni 1.200 bambini che nascono, 1 ha la sindrome di Down. Secondo alcune ricerche, in Italia ci sono circa 38.000 persone con la sindrome di Down e la maggior parte ha più di 25 anni.

I bambini con la sindrome di Down possono imparare a leggere e a scrivere?

Lo sviluppo del bambino con sindrome di Down avviene con un certo ritardo, ma secondo le stesse tappe degli altri bambini. Crescendo possono raggiungere, sia pure con tempi più lunghi, conquiste simili a quelle degli altri bambini: cammineranno, inizieranno a parlare, a correre, a giocare.  La maggior parte dei bambini con sindrome di Down può raggiungere un buon livello di autonomia personale, imparare a curare la propria persona, a cucinare, a uscire e fare acquisti da soli.  Possono fare sport e frequentare gli amici, vanno a scuola e possono imparare a leggere e scrivere.  I giovani e gli adulti con sindrome di Down possono apprendere un mestiere e impegnarsi in un lavoro svolgendolo in modo competente e produttivo.

Le persone con sindrome di Down possono avere una vita sociale e sentimentale?

Certamente, anzi per una vera integrazione è importante lasciarsi alle spalle quella visione “angelicata e asessuata” delle persone con sindrome di Down che ha caratterizzato il passato. In una recente indagine del Censis è emerso che il 24% degli intervistati aveva una vita relazionale affettiva e il 2,5% una relazione sessuale (il 4,3% di quelli tra i 25 e i 44 anni). La vita sociale è per lo più all’interno di attività strutturate (come attività sportive), più difficoltosa nelle attività informali: oltre il 50% non riceve mai amici e non va mai a casa di amici, oltre il 60% non esce mai con amici. Ma questo non significa che non desideri farlo.

Lavostrasalute.it dedica un intero dossier alla sindrome di Down.

Foto: Pexels, Unsplash