Obesità, conosciamola meglio / scheda 2

1 marzo 2023

Obesità, conosciamola meglio / scheda 2

› Obesità, non sono ‘solo’ chili di troppo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’obesità quella condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo dovuto all’ accumulo di tessuto adiposo (grasso) in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute.

 

 

› Qual è la differenza tra sovrappeso e obesità?

Se il peso supera del 30% quello ideale si parla di sovrappeso, quando va oltre il 60% di obesità. L’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI – Body Mass Index), inteso come il rapporto tra il peso (espresso in Kg) ed il quadrato dell’altezza (espressa in metri), rappresenta il parametro più utilizzato per la classificazione del grado di obesità. Valori di IMC>25 indicano la condizione di “sovrappeso”; IMC>30 “obesità”di I tipo, mentre un IMC>40 definisce la condizione di “obesità patologica”.

 

 

› Ci sono vari tipi di obesità?

C’è l’obesità androide o centrale nella quale il grasso si accumula a livello viscero-addominale e cioè la pancia. E’ la cosiddetta forma ‘a mela’ ed è l’obesità più pericolosa perché spesso si associa a complicanze metaboliche. E c’è l’obesità ginoide o periferica nella quale il tessuto adiposo si concentra su fianchi e glutei dando la cosiddetta forma ‘a pera’.

 

 

› Quali sono le cause dell’obesità?

In assenza di patologie correlate o fattori esterni, i chili aumentano fino ad arrivare ad una condizione di obesità quando, per un lungo tempo, le calorie introdotte con l’alimentazione superano quelle consumate. L’eccesso viene trasformato ed immagazzinato sotto forma di grasso. Ad oggi si ritiene che l’obesità sia determinata in primo luogo dalla predisposizione genetica (questo spiega perché persone che vivono nello stesso ambiente e mangiano la stessa quantità di alimenti possano essere di corporatura completamente opposta!). Inoltre possono contribuire anche fattori endocrini e metabolici. Così come dietro a scorrette abitudini alimentari si possono trovare anche disturbi alimentari determinati da una componente psicologica.

In nessun caso comunque si deve ritenere che la condizione di obesità sia COLPA di chi ne è affetto!

 

 

› Quali sono i rischi legati all’obesità?

L’obesità è un fattore di rischio serio. Basti pensare che un obeso ha un’aspettativa di vita ridotta di 10 anni. Diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa, infarto, insufficienza respiratoria, cancro al pancreas, al colon e al seno, ipercolesterolemia, ictus, malattie articolari, insufficienza renale, infertilità, problemi alla sessualità sono solo alcune delle condizioni che si possono innescare legate all’obesità.

 

 

Fonte: SICOB

Lavostrasalute.it dedica un intero dossier al tema dell’obesità.