22 maggio 2023
Labbra glow o di velluto purché non siano “a canotto”

Sono l’oggetto del desiderio delle donne tra i 25 e i 40 anni che si rivolgono la Medico estetico: le labbra. Spesso basta un ‘lip refresh’ per essere al passo dei tempi, ma le labbra sottili, anche tra i giovani, sono decisamente out. Come d’altronde sono tramontate, e persino ‘bannate ‘dai guru dei social, le labbra a canotto (o ‘duck lip’ degli americani). Gli esperti riuniti al Congresso della Società Italiana Medicina Estetica (SIME) invitano alla moderazione e all’equilibrio. Ma è anche l’occasione per confrontarsi su nuove e innovative tecniche.
L’ideale di bellezza si è spostato oggi su labbra sensuali, ma dall’aspetto più naturale, nelle varie declinazioni delle Russian lips (le labbra ‘a cuore’ come quelle delle Matrioske russe, ottenute con una tecnica di iniezione del filler che ridefinisce l’arco di Cupido), delle labbra di ‘velluto’ (filler all’acido ialuronico, iniettato con microsiringhe attraverso iniezioni verticali) o delle labbra ad effetto ‘glow’ ottenute attraverso una tecnica combinata di filler dermico a base di acido ialuronico e di un complesso biorivitalizzante costituito da acido ialuronico non reticolato, vitamine e oligoelementi.
Se il medico estetico dice "no" è un buon consiglio

«Attenzione però: le labbra sono troppo spesso state oggetto di correzioni eccessive e inadeguate. Devono essere in armonia con il resto del volto. Molte tecniche presentate al Congresso SIME 2023 sono basate su esperienze personali che non hanno ancora avuto una validazione dalla comunità scientifica internazionale. A questo servono i congressi: a confrontarsi con il mondo clinico e migliorare le proprie intuizioni terapeutiche. Le labbra a cuore o grandi non stanno bene su tutti i volti. Se non in armonia col resto del viso sono ridicole. Affidiamoci ad un medico estetico preparato e ascoltiamolo se ci dice NO» spiega Emanuele Bartoletti, presidente della Società Italiana Medicina Estetica.
Una novità: le ice-lips
Tra gli approcci innovativi spuntano le cosiddette ‘labbra di ghiaccio’: la procedura consiste nell’associare una crioterapia locoregionale con vapori di ossido nitrico a basse temperature, all’iniezione del filler. La tecnica permette di ridurre il gonfiore post-procedura, aumentare il grado di soddisfazione della paziente per il risultato e soprattutto di limitare il dolore della procedura.
Guerra al “codice a barre”
Per chi è un po’ più avanti con gli anni e alle prese con il ‘codice a barre’ (le rughette verticali che incoronano il labbro superiore soprattutto nelle fumatrici) una nuova proposta viene da un nuovo filler dinamico funzionale a base di acido ialuronico ad alto peso molecolare e peptidi biomimetici, cross-linkato con il PEGDE che distende efficacemente il piano cutaneo e riduce la contrattilità che porta alla formazione del bar-code. È molto adatto per la correzione delle aree dinamiche e dà un risultato naturale senza cadere nell’ipervolumizzazione.
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Foto: Pexels, Pixabay e Unsplash