BPCO: patologia sottovalutata. Le Associazioni pazienti lanciano l’appello

1 giugno 2023

BPCO: patologia sottovalutata. Le Associazioni pazienti lanciano l’appello

Comunicato stampa

BPCO: patologia sottovalutata. Le Associazioni pazienti lanciano l’appello

conferenza stampa “A perdifiato: verso una nuova gestione senza affanni della BPCO tra ospedale e territorioPromuovere una grande campagna di sensibilizzazione per aumentare il livello di attenzione e di conoscenza sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva, BPCO, malattia respiratoria cronica che “toglie il respiro” a oltre 3,5 milioni di italiani, causando la perdita progressiva della funzionalità polmonare se non trattata in modo tempestivo e appropriato.

 

E ancora: istituire un Registro nazionale di patologia per favorire la sorveglianza epidemiologica e far emergere il sommerso e rafforzare l’integrazione ospedale-territorio per migliorare la presa in carico con risvolti positivi sull’aderenza terapeutica: sono le proposte avanzate dall’Associazione Respiriamo Insieme e dall’Associazione Pazienti BPCO che hanno lanciato un’alleanza per la BPCO rivolta a tutti gli attori del sistema salute nel corso della conferenza stampa “A perdifiato: verso una nuova gestione senza affanni della BPCO tra ospedale e territorio” che si è svolta nei giorni scorsi in Senato su iniziativa del Senatore Francesco Zaffini, Presidente della 10a Commissione Sanità.

 

L’evento ha riunito Pazienti, rappresentanti delle Istituzioni sanitarie e delle principali società scientifiche della pneumologia e della medicina generale per accendere i riflettori su una patologia ancora ampiamente sottovalutata, nonostante il forte impatto clinico e socioeconomico e le previsioni di ulteriore diffusione a causa dei fattori di rischio, in primis l’abitudine al fumo e l’inquinamento.

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la BPCO è la terza causa di morte dopo le patologie cardiovascolari e i tumori, e quinta per disabilità e qualità di vita. A destare preoccupazione sono, in particolare, i peggioramenti repentini dei sintomi respiratori – le cosiddette riacutizzazioni – che possono causare gravi ripercussioni sullo stato di salute, ospedalizzazioni e aumento della mortalità.

 

Ad aprire l’evento, la testimonianza di Marco, paziente BPCO con una lunga storia da fumatore, comune a quella di tanti altri pazienti che restano sottotraccia per anni prima di ricevere una diagnosi, anche per l’incapacità a riconoscere i “sintomi spia” quali fame d’aria (dispnea), fiato corto, respiro sibilante e tosse, quest’ultima non di rado confusa con una “banale” tosse del fumatore.

«I primi segnali – ha raccontato Marco – li ho avvertiti praticando sport, mi mancava il fiato anche dopo un breve sforzo, finché persino una passeggiata in leggera salita è diventata insostenibile. Poi mi sono accorto di avere l’affanno mentre salivo le scale, facevo la doccia o mi allacciavo le scarpe, per non parlare delle difficoltà nel lavoro. Tutto ciò che prima facevo naturalmente a un tratto sembrava complicato. Sono andato avanti così per anni, finché una mattina la mia compagna mi ha fatto notare che nel sonno emettevo degli strani sibili, ho avuto paura e ho deciso di rivolgermi a uno specialista».

 

«Il 6% degli adulti italiani affetti da BPCO è solo la punta dell’iceberg – ha dichiarato Simona Barbaglia, presidente dell’Associazione Respiriamo InsiemeLa BPCO è una malattia sociale ancora misconosciuta e in parte sommersa, correlata a un forte carico di morbilità e mortalità, che può essere contrastata solo con un intervento strutturato e condiviso tra tutti gli attori sanitari. È necessaria una grande opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui rischi connessi alla malattia e sull’utilità dello screening spirometrico per la diagnosi precoce. Bisogna inoltre ripensare il modello assistenziale mettendo al centro il paziente, supportandolo nell’educazione terapeutica per il corretto utilizzo dei degli inalatori, e prevedendo percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali efficaci e omogenei sul territorio nazionale».

 

«Per una corretta gestione della BPCO – ha aggiunto Salvatore D’Antonio, presidente dell’Associazione Pazienti BPCOè essenziale che il paziente sia sempre più consapevole della sua malattia e in grado di tenere sotto controllo i cosiddetti ‘sintomi spia’ per gestirla in maniera adeguata. Infatti, riconoscere il peggioramento dei sintomi consente al paziente di rivolgersi tempestivamente al proprio medico e ridurre il rischio delle riacutizzazioni, dall’impatto sociale ed economico importante».

 

«La gestione della BPCO, e più in generale delle cronicità – ha dichiarato il Sen. Francesco Zaffini, presidente 10° Commissione del Senatorichiede l’implementazione di modelli assistenziali incentrati sulla persona e sulla continuità della presa in carico, che non possono prescindere da una forte integrazione tra ospedale e territorio e dalla sinergia interprofessionale. La sanità italiana sta vivendo una fase di ricostruzione e iniziative come questa sono essenziali per identificare proposte d’azione concrete e condivise. Rinnovo la disponibilità a intraprendere iniziative che possano dare risposte ai bisogni dei pazienti con BPCO».

 

«Per contrastare le patologie ad alta prevalenza come la BPCO – ha concluso l’On. Ugo Cappellacci, presidente della XII Commissione della Camera dei Deputatiè necessario intervenire sui fattori di rischio e sulla tempestività della diagnosi che, oltre a sollevare i pazienti dagli esiti di una malattia potenzialmente invalidante, concorrono a rendere il nostro Servizio Sanitario Nazionale più sostenibile. Investire in iniziative capillari di prevenzione e screening equivale a investire in salute, consentendo di ridurre l’impatto della BPCO sui costi sanitari e sociali».

 

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio di: Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO ITS), Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria (ARIR), Federazione Medici di Medicina Generale (FIMMG), Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), Società Italiana di Pneumologia (SIP -IRS).

Foto: Unsplash